Rivalutazione delle pensioni dei lavoratori cessati ante 2013

Si avvicina la decisione della Corte Costituzionale sulla mancata rivalutazione dei trattamenti pensionistici superiori a tre volte il trattamento minimo INPS nel biennio 2012-2013. La Corte si riunirà il prossimo 24 ottobre 2017 per pronunciarsi sulla legittimità costituzionale della legge 109/2015.

La problematica riguarda tutti i pensionati che percepivano una prestazione superiore a tre volte il trattamento minimo INPS nel 2011 o nel 2012, circa 1.450 euro lordi e, pertanto, non hanno ottenuto la rivalutazione del reddito pensionistico a causa del blocco previsto dalla legge Fornero nel biennio 2012-2013.

La Corte Costituzionale nel maggio 2015 con la sentenza numero 70 ha dichiarato, tuttavia, l’incostituzionalità di tale norma ripristinando, pertanto, il diritto ad una piena rivalutazione degli assegni pensionistici.

Un effetto però in buona parte vanificato dal Governo Renzi che nella primavera del 2015 varò in fretta e furia, il decreto legge 65/2015, riconoscendo una rivalutazione solo parziale dei trattamenti tra le tre e le sei volte il minimo e ha riconfermato il blocco totale della perequazione per gli importi superiori ai 2800 euro lordi. 

E’ proprio su questa nuova normativa che la Corte Costituzionale è chiamata nuovamente a pronunciarsi sui seguenti dubbi di costituzionalità:

– violazione del principio di uguaglianza per il deteriore trattamento dei percettori di trattamenti   pensionistici rispetto alle generalità dei percettori di altra tipologia di reddito,

– lesione del principio di capacità contributiva,

– violazione dei principi della proporzionalità e adeguatezza della retribuzione (anche differita),

– violazione di obblighi internazionali derivanti dalla Cedu (la Corte europea dei diritti dell’uomo).

Si vedrà cosa stabilirà la Consulta. Una cosa è certa. Se la Corte desse ragione ai ricorrenti, il Governo dovrebbe rimettere mano per la seconda volta in due anni alla normativa.

Una vera e propria baraonda all’italiana.

19 ottobre 2017

Giuliano Coan
Consulente e docente in diritto previdenziale

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